Siamo sempre molto attenti all’arrivo di nuove tecnologie nel campo della termo idraulica. Oggi vogliamo introdurre l’argomento del Riscaldamento a pavimento, sistema con pannelli radianti che riscalda gli ambienti irradiando il calore dal basso.

Vediamo di capirne di più sul suo funzionamento: iniziamo per dire che si tratta di un sistema di riscaldamento con un impianto installato sotto al massetto del pavimento che, una volta riscaldato, “diffonde” calore dal basso a tutta la casa.

In verità il discorso è molto più complesso ma al momento è sufficiente per capire di cosa stiamo parlando. Potrebbe sembrare una cosa costosa e di difficile realizzazione, in realtà se avete la pazienza di leggere quest’articolo capirete quanto possa essere conveniente, in termini di risparmio energetico specialmente a Roma, se abbinato con una normale caldaia a gas.

L’impianto di riscaldamento a pavimento ha una lunga storia alle sue spalle che parte da molto lontano. Da scavi archeologici è stato notato come gli abitanti addirittura del neolitico usassero i sotterranei per appiccare focolari in modo da riscaldare le pietre dal pavimento del piano superiore.

Queste prime forme si sono trasformate nei secoli in moderni sistemi con tubi riempiti con liquidi oppure in cavi elettrici con resistenze.

 

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Come funziona

 

Le installazioni dei giorni d’oggi avvengono proprio così. O con tubi in cui scorrerà acqua calda oppure tramite resistenze elettriche, in quest’ultimo caso però l’impianto potrà essere utilizzato solo d’inverno e non per raffreddare i locali in estate.

L’utilizzo può essere casalingo, per il pavimento del proprio appartamento o villa, oppure diretto ad altri impianti come nel riscaldamento a serpentina dei campi di calcio o come antighiaccio per alcuni tratti stradali.

A noi però interessa principalmente il riscaldamento a pavimento casalingo. Comunemente viene utilizzato il sistema idronico, ovvero tubi in cui all’interno scorre acqua oppure un mix di composti tra cui il glicole propilenico.

Questi tubi sono innestati a serpentina (vedere foto) in un sistema isolante composto da pannelli di polietilene espanso. Il materiale di cui sono fatti i tubi è ancora una volta polietilene (PEX, PEX-Al-PEX e PERT) oppure polibutilene (PB) o tubi di rame o di acciaio ancora utilizzati in alcune applicazioni specializzate.

L’acqua può essere riscaldata con vari metodi, utilizzando caldaie a gas metano, oppure attraverso pannelli elettrici fotovoltaici o solari-termici o con biomasse.

Il massimo del risparmio energetico sarebbe quello dei pannelli solari termici in ci si ottiene acqua calda dal sole per un impianto ad consumo zero.

Una volta completata l’installazione dovrà essere posto sopra il massetto, non più alto di 3 cm, sopra al quale si fa la posa del pavimento. In alternativa, se non si vuole rompere il vecchio pavimento, si può utilizzare quello preesistente installando i tubi a secco che poi vengono coperti con pannelli pre assemblati.

Quando il sistema è pronto per andare in funzione, la caldaia viene accesa e l’acqua si porta a temperatura, tra i 30 e 40 gradi per ottenere 20 gradi in casa.

 

Perché scegliere il riscaldamento a pavimento a Roma

 

Un sistema di riscaldamento a pavimento era già conosciuto dai romani, che utilizzavano un mezzanino dove bruciare legna per riscaldare il piano superiore. Da allora e fino a pochi anni fa questo concetto è stato ignorato nelle ristrutturazioni e nella costruzione di nuove case. Si è sempre pensato ad utilizzare i classici termosifoni a parete.

Il rifiuto dell’utilizzo di un sistema a pannelli radianti a pavimento è associato ai raccordi filettati e ai tubi i acciaio che rischiavano di far gocciolare l’acqua all’interno del massetto. Il problema è stato notevolmente ridotto con l’introduzione dei tubi in PEX, materiale plastico, che non si rompono e non fanno incrostazioni.

La stratificazione del calore con una sua disomogeneità è un altro problema che può verificarsi con il riscaldamento a battiscopa e che ha fatto storcere il naso ai puristi, ma che non riguarda il riscaldamento a pavimento radiante. La chiave per avere una piacevole esperienza con gli impianti a pavimento radiante è quella di averli progettati ed installati correttamente.

Il concetto ed il funzionamento come avete visto non è nuovo, ma i metodi ed i materiali utilizzati per installarlo sì. Il calcestruzzo ad esempio è un buon materiale per incorporare i tubi di calore radiante.

Una parte importante del processo di installazione del sistema a pannelli radianti riguarda la protezione del tubo utilizzato per trasportare l’ acqua calda . È normale installare tubi in PEX fissandoli a terra sul filo di rinforzo che è generalmente posizionato nella zona del solaio prima del getto di calcestruzzo.

 

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Tubi innestati a serpentina (Riscaldamento a Pavimento)

 

Quando il tubo viene posizionato troppo in profondità, all’interno di una lastra di cemento, l’efficienza del riscaldamento si riduce. Ciò significa che è necessario produrre acqua più calda per avere la stessa quantità di calore in caso rispetto a quando il tubo si trova più vicino alla superficie della lastra.

Per massimizzare l’efficienza del riscaldamento è necessario installare un isolamento in schiuma tra la terra ed il massetto.Senza l’isolamento, gran parte del calore prodotto dai tubi viene perso a terra.

Nel corso del tempo, il terreno raggiunge un livello di temperatura che consente al tubo di riscaldare per bene la lastra di cemento.

Se invece vogliamo installare il riscaldamento a pavimento senza romperlo si realizza un pavimento a secco sopra quello preesistente.

Chi sceglie un sistema a pannelli radianti lo fa quindi per il grande risparmio economico, con abbattimenti sulla bolletta del riscaldamento del 40-50%. Per far arrivare in maniera omogenea il calore in casa basta portare la temperatura dell’acqua dei tubi installati nel pavimento a serpentina a 35 gradi. Con i classici termosifoni invece dobbiamo raggiungere temperature di 70-80 gradi.

 

Vantaggi e Svantaggi riscaldamento a pavimento

 

I vantaggi del riscaldamento a pavimento sono tanti, in primo piano c’è il risparmio energetico. Va bene anche portare la temperatura dell’acqua a 30 gradi per avere un appartamento riscaldato. Altro vantaggio è rappresentato dall’omogeneità delle temperature.

I svantaggi sono rappresentati dal costo elevato di installazione e dal fatto che non tutti i pavimenti che decidiamo di installare possono andar bene per questo tipo di impianto (attenzione al parquet). Coloro che soffrono di vene varicose poi potrebbero avere qualche fastidio nel ricevere calore dal basso.

Principalmente i motivi per cui si sceglie questa soluzione sono un risparmio energetico sulla bolletta del gas e una maggiore uniformità nel riscaldamento con un irraggiamento del caldo perfettamente diffuso in tutti gli ambienti della casa.

 

Vantaggi

 

  • Andiamo al cuore del problema, quello del risparmio energetico che si ottiene con il riscaldamento a pavimento: per riscaldare l’acqua del circuito (se invece verranno usate resistenze elettriche si userà la corrente) si possono utilizzare tutte le fonti di energia disponibili. Dal solare termico al gas per la casa. Comunemente si usa quest’ultima soluzione. A differenza dei termosifoni qui basterà un temperatura di 30 gradi per portare 19 gradi di calore in casa. Capite bene che c’è differenza energetica nell’ottenere da una caldaia 60-70 gradi (quella utilizzata per i termosifoni) oppure 30, specialmente se si utilizza una caldaia a condensazione
  • Silenzioso e senza polvere.Dal momento che l’aria calda non viene soffiata in tutta la casa, i germi dispersi nell’aria, il polline e la polvere sono molto ridotti. Qui il confronto è fatto con i termoconvettori o termosifoni elettrici.
  • il pavimento non sarà mai bagnato o umido, anche d’inverno se passate lo straccio si asciugherà in 5 minuti senza dover aprire le finestre. Ideale quando fate la doccia nel bagno
  • potete camminare scalzi anche d’inverno perché percepirete sempre calore dal pavimento quindi anche i bimbi possono tranquillamente giocare per terra senza sentire freddo
  • recupero dello spazio all’interno della casa e delle pareti non più occupate dai termosifoni
  • ideale per chi soffre di asma e allergie, riduce polvere e acari
  • non ci saranno più zone della casa dove il calore si percepisce di meno o di più (maggiore uniformità)

 

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Svantaggi

 

  • costo di installazione maggiore rispetto ai tradizionali termosifoni
  • la casa si riscalda in più tempo dal momento dell’accensione. Questo dipende dal materiale utilizzato per i pavimenti. Con alcuni tipi di parquet si può arrivare a temperatura anche in poco più di un’ora, altrimenti ce ne vogliono 7 o 8.
  • l’utilizzo dei tappeti non è consigliato perché non farebbero passare il calore
  • la caldaia è sempre in funzione

 

I vecchi sistemi di riscaldamento a pavimento non erano consigliati per coloro che soffrivano di problemi circolatori o vene varicose. Il problema è stato superato con i moderni sistemi che necessitano di temperature minori per riscaldare la casa.

 

Senza massetto e senza rompere

 

Il riscaldamento a pavimento può essere utilizzato anche senza la realizzazione di un massetto da porre sopra, in sistemi a secco. Non dobbiamo rompere il pavimento, viene steso il sistema a pannelli radianti su un sistema pre esistente e poi ricoperto da moduli in parquet. Molto bello da vedere ci fa anche risparmiare. Non dobbiamo infatti demolire nulla e fare lavori di ristrutturazione.

Ad esempio c’è il sistema di Rehau ovvero RAUTHERM SPEED PLUS RENOVA che grazie alla struttura traforata può essere usato su un pavimento esistente riducendo sensibilmente lo spessore del calpestio.

 

Montarlo su parquet

 

Il riscaldamento a pavimento può essere montato anche sotto al parquet, purché sia flottante e non incollato o inchiodato a terra.

 

QUALE LEGNO PER RISCALDAMENTO A PAVIMENTO:

Alcuni tipi di legno sono preferibili ad altri: il teak, l’iroko oppure il rovere risultano essere più stabili rispetto al faggio o all’olivo, perché risentono meno della variazione di temperatura.

Meglio usare un parquet prefinito o stagionato in fabbrica.

 

Con caldaia a gas, pellet o legna

 

Per realizzare l’impianto termico a pavimento, scaldare l’acqua e portarla a temperatura possiamo servirci di qualsiasi tipo di caldaia, con diversi tipi di combustibile.

Quella classica a gas è la più utilizzata, ma le opzioni sono tante:

  • termocamino a legna: se in casa avete già un sistema del genere sfruttatelo anche per generare l’acqua calda da utilizzare nel riscaldamento a pavimento

 

  • pellet: i pellet sono dei piccoli cilindretti pressati con scarti della lavorazione del legno. Un chilo di pellet costa circa 3,5 euro e ha una potenza calorica di 5 KWh/Kg

 

Con pannelli solari

 

La soluzione migliore, realmente ad impatto zero è quella che fa utilizzo dei pannelli solari termici. Potremo avere in maniera gratuita acqua calda grazie all’insolazione giornaliera. In inverno, utilizzando collettori heat pipe, sottovuoto, possiamo sfruttare anche giornate con poca insolazione ed arrivare a produrre acqua a temperature di 35 gradi, utile per generare 19 gradi in casa con sistema a pannelli radianti.

I collettori devono essere ovviamente esposti al sole, per 70 mq di casa abbiamo bisogno di circa 10 mq di collettori.

 

Per raffreddare

 

Il riscaldamento a pavimento può essere utilizzato anche in estate per raffreddare casa E’ un paradosso ma è così. Se nelle tubazioni lasciamo scorrere acqua fredda, tutta la casa si rinfrescherà. Sotto il pavimento non rischiamo di eccessivi sbalzi di temperatura.

 

Riscaldamento a pavimento elettrico

 

Come alternativa ai tubi contenenti acqua che è scaldata da una caldaia si può usare l’elettricità per scaldare una serpentina elettrica posta sotto il pavimento. Questa soluzione con i pannelli che emanano calore è ottimale se si usano i pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità durante l’inverno. Anche se durante la notte non si produce energia, la casa scaldata durante il giorno riesce ad aiutare nella formazione di calore notturna.

 

Riscaldamento a Soffitto, battiscopa o parete

 

I tubi dove scorre l’acqua calda possono essere montati nel soffitto, nel battiscopa o all’interno della parete. Sono soluzioni alternative all’installazione a pavimento. Ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi.

 

Quanto costa

 

Il prezzo del riscaldamento a pavimento dipende se state ristrutturando casa oppure no. Nel primo caso, se dovete rifare tutti gli impianti e rompere i pavimenti è chiaro che vi costerà di più, ma state costruendo qualcosa che durerà decenni. Se invece volete montare un sistema a pannelli radianti senza rompereil costo al mq riscaldamento a pavimento è minore, circa 35-50 euro per il sistema completo, incluso allaccio alla caldaia preesistente.

 

Opinioni

 

Noi pensiamo che sia un vantaggio enorme installare un sistema di riscaldamento a pavimento. Il risparmio energetico è notevole, ma anche il comfort è elevato. Il calore sarà uniforme, spariscono gli anti estetici termosifoni con conseguente spazio maggiore a disposizione nelle pareti.